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Il viaggio è una metafisica della crisi nel tempo in cui i simboli si leggono come archetipi e segni di una profonda spiritualità. Dante Alighieri è uno scendere nella Luce dopo l'innalzamento nella Notte. Il mosaico onirico è un Raggio Divino. Trasforma gli dei in santità. La salvezza è un Cantico dei Cantici. Ma l'incipit resta segnato dal velo e dallo specchio di Beatrice. Gli occhi, lo sguardo, le pause, l'urlo del silenzio sono il vero attraversare la disperazione, l'agonia pianeggiante e il rallegrar il cielo stellato con il chiarore che filtra oltre la foresta. Tutto il resto è contorno. Dante oltre o Dante altro. Non il consueto. Segna la crisi della metafisica occidentale recuperando gli Orienti della divinità dei raggi danzanti. In Pierfranco Bruni Dante non è teologia.